Matrimoni nel mondo: matrimonio islamico e matrimonio ebraico
Matrimonio islamico

Matrimonio ebraico
La religione non prevede il matrimonio di due persone che non siano entrambe ebraiche.
Fissata la data delle nozze e dopo aver fatto le pubblicazioni (no di sabato ne in giorni di festa ebraica), gli sposi consegneranno all’Ufficio Rabbinico dei documenti specifici per redigere la Ketubà, il contratto matrimoniale, che verrà benedetto e firmato durante il rito.
La sposa si accorderà per effettuare il bagno rituale, la Tevilà, che si terrà nel Mikvè, una vasca contenente acqua di fonte o acqua piovana, simbolo di rinascita in una nuova vita.
Gli sposi si recheranno nella Sinagoga o nel luogo della cerimonia e da qui avrà inizio il corteo nuziale che terminerà all'arrivo in una sala dove ci sarà la chuppah o huppáh.
La sposa indosserà un abito bianco, lo sposo potrà indossare un kittel bianco o aggiungere al suo abito da cerimonia da uomo un tallìt.
L'officiante è un rabbino e la cerimonia si svolgerà al di sotto della chuppah o huppàh, un baldacchino costituito da un telo e da quattro pali, il telo può essere bianco o rosso con bordature in oro, simboleggia la futura abitazione degli sposi.
Il rabbino benedice un calice di vino e pronunciando un sermone fa sì che gli sposi bevano da quello stesso calice.
Lo sposo consegnerà al Rabbino celebrante l’anello che intende dare alla sposa da lui stesso acquistato.
Il Rabbino legge il Ketubà, nel quale si spiegano i diritti e i doveri della coppia e soprattutto gli obblighi del marito verso la moglie. Quest'ultima conserverà questo documento firmato dal marito e da due testimoni che non devono avere nessun legame di parentela con la coppia.
Infine, il rabbino recita, su un secondo calice, le sette benedizioni che proteggeranno il matrimonio. Gli sposi bevono dal calice che poi viene poggiato a terra dallo sposo e infranto pestandolo.
Al termine della cerimonia, la coppia rimane da sola per il rito noto come Yihud (unione), che consiste nel consumare insieme un tipico consommè in una stanza privata.
Quando gli sposi saranno pronti, inizierà il ricevimento. Il via è dato dalla benedizione della Challah, il tradizionale pane intrecciato, simboleggiante l’unione delle famiglie.
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